martedì 12 novembre 2013

Adolescenza e Prevenzione

In adolescenza, la famiglia mantiene il suo ruolo fondamentale di guida verso i valori e i compiti di sviluppo, ma a quest'ultima, si affianca il gruppo dei pari che sembra risponda ai bisogni
di accoglienza dell’adolescente.

 L’adolescenza rappresenta, infatti, una fase che si caratterizza per una fame di socializzazione orizzontale e che si esprime attraverso lo stabilirsi di legami di gruppo che creeranno una microsocietà fatta di coetanei o di pari età.
Il gruppo, dunque, diviene la base dalla quale muoversi per esplorare il mondo, per sviluppare la propria identità personale, ed è quindi fondamentale per non bloccare lo sviluppo dell’adolescente.
L’espressione “Peer education”, tradotta più diffusamente in “Educazione fra pari” è ben nota a
livello internazionale nell'ambito dell'educazione e rimanda al “rapporto di educazione\influenza
reciproca che instaurano tra loro persone appartenenti a un medesimo gruppo”.
L'educazione tra pari è un processo educativo
che si può applicare a diversi livelli.

Tratta di un approccio nuovo che mette in discussione il ruolo dell'esperto tradizionale e
rivendica il diritto dei giovani ad avere accesso alle informazioni.
Tra gli obiettivi che si propone di perseguire la peer education, c'è quello di individuare, formare e supervisionare l’intervento di un gruppo di giovani per la diffusione di informazioni sul tema della Educazione alla Salute nella scuola.

La peer education non esclude la presenza di figure adulte (insegnanti e operatori sanitari) ma ne
cambia la collocazione prediligendo tuttavia la formazione di un gruppo di ragazzi per trasmettere loro competenze come “facilitatori del lavoro di gruppo” e “opinion leader” sui temi dell’educazione alla salute all’interno delle loro scuole o delle loro classi. 

Si intende, dunque, formare un particolare gruppo di pari, che facendo leva sulle capacità comunicative e relazionali degli stessi, possano creare un ambiente scolastico connotato da un clima affettivo positivo che favorisca la riflessione e lo scambio comunicativo su tematiche, centrali nel periodo adolescenziale, quali quelle della affettività e sessualità e dell'uso/abuso di sostanze stupefacenti.

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